Ripetitore telefonia mobile

TIM sperimenta lo spegnimento di alcune frequenze mobili in Marche e Umbria

TIM sta sperimentando lo spegnimento automatico di alcune frequenze di rete mobile nelle regioni Marche e Umbria. Si tratta di una misura utile a ridurre i consumi energetici senza tuttavia pregiudicare la qualità del servizio offerto.

La notizia è stata confermata direttamente da TIM al sito MondoMobileWeb.it, al quale l’operatore ha spiegato che lo spegnimento automatico di alcune frequenze avviene prevalentemente in orari notturni, quindi in situazioni di basso carico di traffico sulla rete, in modo da non impattare negativamente sulla velocità di navigazione dei pochi (considerando gli orari solitamente interessati) utenti connessi.

La gestione della disattivazione delle frequenze è regolata da un apposito algoritmo di intelligenza artificiale che valuta in tempo reale la quantità di traffico generata su una determinata stazione radio base.

Nei momenti in cui il volume di dati scambiati da e verso la BTS sia inferiore ad una determinata soglia, il sistema provvede in autonomia a spegnere una o più frequenze ritenute in quel momento “non indispensabili”, lasciando attive solamente quelle sufficienti a garantire il servizio. In questo modo si risparmia energia elettrica e si riduce al tempo stesso le emissioni elettromagnetiche dei siti interessati.

Come già detto, TIM ha confermato che la misura è per adesso in sperimentazione nelle Marche e in Umbria, ma conta di estenderla al resto del Paese nel corso del 2023.

Lo spegnimento automatico di alcune frequenze della rete mobile è una soluzione scelta ormai da tutti gli operatori infrastrutturati. WINDTRE e Vodafone adottano infatti misure simili già da tempo in orari notturni e anche di giorno, più che altro in zone meno densamente popolate, mentre di recente era stata Iliad ad annunciare ufficialmente la disattivazione di alcune frequenze della sua rete per risparmiare energia.

Commenta