Iliad

Iliad: i sindacati pongono 10 domande all’operatore francese

Prosegue il botta e risposta tra Iliad e sindacati di settore riuniti sotto le sigle SLC CGILFISTel CISL e UILCom UIL.

Nei giorni scorsi, i sindacati avevano accusato l’operatore francese di non dare un giusto riconoscimento salariale ai propri lavoratori e di non aver costruito un efficace sistema di relazioni con le loro rappresentanze, arrivando perfino ad avanzare sospetti di “dumping” dietro le tariffe a prezzi bassi proposte dall’operatore.

Iliad, da parte sua, aveva immediatamente risposto di lavorare da sempre nel rispetto dei propri dipendenti e di seguire i riferimenti del mercato, sottolineando di non aver mai fatto gare al massimo ribasso e di avere sempre gestito esclusivamente in Italia tutte le attività di call center.

La risposta di Iliad ha portato ad una replica dei sindacati pubblicata nelle scorse ore in cui si afferma:

Ora, pur comprendendo che la fretta possa essere una cattiva consigliera, non ci sembra che il comunicato sindacale faccia riferimento a mancanza di rispetto, gare al massimo ribasso o delocalizzazione all’estero delle attività di call center.

Forse la lunghezza del comunicato può aver generato incomprensioni nell’azienda rispetto alle critiche mosse dal sindacato, di sicuro nessun dubbio hanno i lavoratori di Iliad che conoscono perfettamente le loro buste paga o il loro livello inquadramentale.

Pertanto, per evitare di generare ulteriori incomprensioni tali da dichiarare infondate le rivendicazioni sindacali, proviamo a sottoporre ad Iliad, 10 semplici domande, che possono avere due semplicissime risposte, è vero o non è vero!!!

Riportiamo di seguito in forma integrale le 10 domande poste ad Iliad dai sindacati SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL ad Iliad:

1) È vero o non è vero che, dopo la rivendicazione sindacale unitaria di normare reperibilità e lavoro programmato con accordo, l’azienda Iliad ha attuato policy interne per normare i due istituti?

2) È vero o non è vero che, in relazione agli aumenti contrattuali concertati nella rinnovazione del CCNL delle Telecomunicazioni, l’azienda Iliad ha mandato una comunicazione diretta ai lavoratori informando che in via del tutto eccezionale li avrebbe riconosciuti?

3) È vero o non è vero che, seppur in presenza di rappresentanza sindacale aziendale, Iliad ha indetto la procedura per la elezione dei rappresentati dei lavoratori della sicurezza?

4) È vero o non è vero che, in totale assenza di relazioni sindacali per esclusiva scelta aziendale, Iliad ha sottoposto all’attenzione del sindacato un accordo per regolamentare l’installazione delle telecamere nei negozi?

5) È vero o non è vero che in Iliad non esiste accordo sindacale per il Premio di Risultato?

6) È vero o non è vero che negli Stores Iliad la maggior parte dei lavoratori sono inquadrati al secondo livello del contratto delle Telecomunicazioni?

7) È vero o non è vero che tra i tecnici operanti sulla rete ci sono lavoratori inquadrati al 3 livello del CCNL Tlc?

8) È vero o non è vero che in Iliad non esiste un accordo integrativo aziendale che regolamenti normativa, inquadramenti, ecc.?

9) È vero o non è vero che il numero di lavoratori che operano per Iliad nel mondo degli appalti è superiore al numero dei dipendenti diretti?

10) È vero o non è vero che, presso i “Totem Iliad” sparsi per i diversi centri commerciali d’Italia, operano lavoratori a cui si applicano contratti non sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, definiti in gergo “contratti pirata”?

SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL ribadiscono infine la speranza di avviare un confronto reale e costruttivo con Iliad al fine trovare delle soluzioni di comune accordo per le criticità da essi evidenziate. In caso di mancata risposta da parte dell’azienda, si riservano in ogni caso di rivolgersi agli enti preposti.

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