Iliad

I sindacati attaccano Iliad: lavoratori tra i meno pagati del settore, ma l’azienda rigetta le accuse

Iliad è finita nel mirino dei sindacati del settore delle telecomunicazioni, che in un comunicato congiunto hanno contestato all’operatore di pagare poco i propri dipendenti e al tempo stesso di aver avuto un atteggiamento non proprio corretto nei confronti delle stesse sigle sindacali.

Il documento emesso da SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL è un vero e proprio atto d’accusa nei confronti dell’azienda francese, sbarcata sul mercato italiano poco meno di quattro anni fa dapprima come operatore mobile e di recente approdato anche sul mercato della telefonia fissa con l’offerta Iliadbox.

Secondo i sindacati, la crescita di Iliad sul mercato italiano è stata costante e superiore rispetto alle aspettative, ma a tale successo commerciale non si sono affiancati la costruzione di un valido sistema di relazioni con i sindacati e un giusto riconoscimento salariale e normativo per i lavoratori.

Tra i passaggi del documento congiunto di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCom UIL si legge:

Il tempo ha mostrato come, dietro una coltre di cordialità, Iliad abbia celato in realtà un approccio arrogante e saccente, ai limiti della condotta antisindacale.

Iliad in questi due anni ha realizzato unilateralmente policy interne a seguito di quanto rivendicato formalmente ai tavoli dal sindacato, ha provato a far passare come gentil concessione aziendale, con tanto di comunicazione rivolta ai lavoratori, l’aumento contrattuale previsto dal rinnovo del CCNL.

E ancora, riguardo alla situazione dei dipendenti Iliad:

Iliad è l’unico operatore telefonico senza un accordo di Premio di Risultato che riconosca ai lavoratori un contributo per gli importanti risultati raggiunti da Iliad in questi anni.

Dal punto di vista del riconoscimento professionale, non solo manca una politica degli inquadramenti, ma ci segnalano pesanti sottoinquadramenti: negli stores con tanti lavoratori inquadrati al secondo livello, in ambito rete diversi tecnici operano ancora con il terzo livello.

[…]

Lavoratori diretti tra i meno pagati dell’intero settore delle Telecomunicazioni ed utilizzo sistemico degli appalti ove si ribalta flessibilità e precarietà estrema.

Non vorremmo fosse il dumping il vero segreto del successo di Iliad, e delle sue tariffe iperconvienienti.

I sindacati chiedono ad Iliad un cambio di passo e l’avvio di un vero confronto con le organizzazioni sindacali, adottando al tempo stesso delle misure che riconoscano ai lavoratori il contributo dato all’azienda nel suo crescente successo sul mercato italiano.

Alle accuse dei sindacati Iliad ha risposto a sua volta con una nota in cui rivendica la correttezza delle proprie politiche:

Iliad lavora da sempre nel rispetto del mercato di riferimento e dei propri dipendenti, nonché dei propri fornitori, come dimostra il fatto che non ha mai fatto gare al massimo ribasso e che ha sempre gestito solo in Italia tutte le attività di call center, e ritiene quindi totalmente infondate le accuse mosse dai Sindacati.

I sindacati avvieranno in ogni caso una serie di assemblee per condividere con i lavoratori Iliad le iniziative da mettere in campo nel caso in cui l’azienda non dovesse aprirsi al confronto con l’obiettivo di risolvere le criticità contestatele.

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