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Iliad e WindTre: possibile joint-venture per la rete mobile 5G

Iliad e WindTre potrebbero stipulare un’alleanza finalizzata ad accelerare lo sviluppo della rete mobile 5G di entrambi gli operatori soprattutto nelle aree più “difficili” a livello commerciale. L’indiscrezione arriva dalla Reuters e riguarda una possibile joint-venture paritetica destinata ad essere la risposta delle due aziende ad un mercato italiano sempre più difficile e competitivo.

Secondo quanto trapelato, WindTre potrebbe conferire ad un’eventuale società indipendente creata per l’occasione circa 7.000 siti mobili attualmente di sua proprietà, per un valore stimato tra i 600 e 900 milioni di euro. Iliad entrerebbe nell’operazione acquisendo il 50% della suddetta società, che a quel punto vedrebbe il suo capitale equamente diviso tra i due gruppi con una quota del 50% a testa.

L’obiettivo finale sarebbe accelerare la diffusione del 5G anche nelle aree più remote del Paese, come ad esempio le zone rurali dove spesso gli operatori ritengono non profittevole investire. Una joint-venture consentirebbe invece di dividere gli investimenti ed attuare delle sinergie tra i due gruppi tali da rendere sostenibile la copertura 5G di questi territori.

Se le indiscrezioni si dimostreranno fondate si saprà prossimamente. Quel che è certo è che Iliad ha intenzione di espandersi e rafforzare la propria posizione in Italia, come avvenuto con l’offerta per Vodafone Italia respinta dal board del gruppo britannico.

WindTre, da parte sua, arriva da anni difficili che proprio ieri hanno confermato l’ennesimo calo di clienti nel settore mobile, motivo per cui un’operazione di consolidamento che impatti positivamente sui costi di sviluppo della rete 5G sarebbe sicuramente gradita ai vertici di CK Hutchison, la multinazionale di Hong Kong che controlla l’operatore telefonico.

Si ricorda che Iliad ha in vigore fin dal suo sbarco in Italia nel 2018 un accordo di ran-sharing con WindTre per utilizzare la rete di quest’ultima in quelle aree in cui l’operatore francese non è ancora presente con le proprie infrastrutture.

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