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DAZN abbonamento condiviso: arriva la disconnessione forzata con cambio password

DAZN e l’abbonamento condiviso tornano alla ribalta delle cronache. Secondo quanto trapelato sul Web, infatti, la piattaforma di sport in streaming sta mandando in questi giorni delle email ad alcuni clienti per i quali sono stati rilevati degli accessi non consentiti dai Termini e Condizioni di utilizzo del servizio.

Nella comunicazione inviata DAZN spiega di aver notato un uso che “potrebbe non essere conforme” a quanto previsto e di aver provveduto pertanto alla disconnessione temporanea dell’account da tutti i dispositivi registrati.

Per poter avere nuovamente accesso il cliente è costretto a resettare la password cliccando su un link contenuto nella stessa email o andando direttamente nella propria area personale sul sito DAZN.

L’azienda britannica afferma che tale misura viene presa per proteggere l’account dell’utente, questo nel caso in cui l’accesso potenzialmente fraudolento sia avvenuto all’insaputa dell’abbonato. Nel messaggio non viene specificato come DAZN sia arrivata a questa decisione, ma è facile ipotizzare che la piattaforma abbia semplicemente effettuato una verifica degli indirizzi IP connessi ad uno stesso account rilevando gli accessi non consentiti, magari perché avvenuti tra due utenti da due ubicazioni differenti.

Anche se DAZN non lo afferma in maniera esplicita, è evidente che la misura di sicurezza adottata dal servizio ha tutto il sapore di una decisione volta a contrastare la condivisione dell’abbonamento, soprattutto se la disconnessione dell’account dovesse diventare automatica ogni qualvolta il sistema rileverà due accessi da due IP differenti.

Già alcuni mesi fa era trapelata l’intenzione di dare un taglio alla pratica di “smezzare” l’abbonamento condividendo l’account con amici, parenti o con persone del tutto sconosciute. Sul Web sono presenti non a caso dei siti specializzati nel mettere in contatto gruppi di utenti per condividere tra loro le credenziali di accesso ai servizi in streaming e ridurre così il costo mensile da sostenere per fruire di film, serie TV e sport in streaming.

Le proteste scatenatesi non appena circolarono le voci di un taglio alla visione contemporanea costrinsero DAZN a fare marcia indietro, assicurando che nulla sarebbe cambiato almeno per la stagione in corso. Appare però chiaro che l’intenzione di contrastare la pratica della condivisione sia rimasta intatta, tanto da essere destinata a tornare in auge probabilmente nella prossima stagione anche dietro sollecitazione di TIM.

L’operatore è infatti il partner commerciale e tecnico di DAZN e dopo aver investito nell’operazione “Serie A in streaming” ha di recente puntato il dito proprio verso l’azienda inglese, colpevole di non aver preso le necessarie misure per combattere la pirateria.

Questo, secondo TIM, avrebbe contribuito infatti al raggiungimento di risultati finanziari deludenti, sensibilmente inferiori a quanto prospettato. Le email di questi giorni potrebbero quindi essere una prima e parziale risposta di DAZN a queste critiche.

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