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Vodafone: smentito il furto di dati dei clienti, ma le indagini continuano

Vodafone ha smentito con una nota ufficiale le voci circolate nei giorni scorsi riguardanti un presunto furto di dati subito dall’operatore a danno dei suoi clienti.

La vicenda è arrivata all’attenzione dei media alcuni giorni fa, quando su un canale Telegram è comparso un annuncio per la vendita di dati sensibili relativi ad alcune proposte d’abbonamento di clienti Vodafone, incluse informazioni prelevate dai documenti d’identità e dalle tessere sanitarie.

La notizia è stata ripresa da diversi siti esteri costringendo Vodafone a chiarire la situazione, tanto che nelle scorse ore l’operatore ha diffuso un comunicato ufficiale in cui spiega:

Con riferimento a indiscrezioni di stampa relative a un possibile data breach, si precisa di non avere al momento evidenza di accessi ai sistemi informatici Vodafone.

Sono tuttora in corso verifiche tecniche con alcuni partner, in collaborazione con le autorità investigative.

Vodafone ha inteso quindi rassicurare la clientela sottolineando di non aver rilevato al momento delle intrusioni sui suoi sistemi informatici, scongiurando quindi un pericoloso data breach che avrebbe potuto avere una portata decisamente ampia se si considera la quantità d’informazioni sulla base clienti in possesso diretto dell’operatore.

Tuttavia, la faccenda resta da valutare in maniera più dettagliata, soprattutto in relazione alle aziende partner che si occupano di raccogliere abbonamenti per conto di Vodafone. Infatti, sebbene i sistemi di proprietà dell’operatore non sembrino essere stati violati, non è da escludere che il furto di dati possa essere avvenuto dai sistemi di una delle aziende a cui Vodafone affida parte dei suoi servizi commerciali.

Maggiori dettagli si avranno sicuramente nei prossimi giorni, quando le verifiche di Vodafone e delle autorità competenti si saranno concluse nella speranza di fare piena luce su quanto accaduto.

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