Pirateria nel calcio

Piracy Shield: la piattaforma anti-pirateria della Serie A al via ad ottobre

Partirà ufficialmente il prossimo mese Piracy Shield, la piattaforma anti-pirateria voluta dalla Lega Serie A per combattere la trasmissione non autorizzata delle partite del massimo campionato italiano di calcio.

Piracy Shield promette di interrompere la visione illecita degli incontri entro 30 minuti dalla segnalazione, così da bloccare con ragionevole tempestività la distribuzione delle immagini fatta dalle IPTV pirata.

Per mettere in atto queste misure è stato avviato nei giorni scorsi un tavolo tecnico con la partecipazione dei vari attori coinvolti nella diffusione della Serie A. L’obiettivo, com’è facile capire, è quello di puntare sul coordinamento per rendere efficaci le soluzioni che faranno parte di Piracy Shield.

Insieme ai legittimi detentori dei diritti TV, ovvero le emittenti televisive che sono le più danneggiate dalla pirateria audiovisiva, hanno preso parte al tavolo anche l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), l’Agenzia per la sicurezza cibernetica nazionale della FAPAV, nonché alcuni operatori telefonici, fornitori di servizi di Web hosting e motori di ricerca.

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha dichiarato:

Il piano d’azione delineato conferma l’intenzione condivisa da tutte le parti coinvolte di completare rapidamente le fasi di verifica e di test, al fine di utilizzare già a partire dal prossimo mese di ottobre la piattaforma Piracy Shield. Questa piattaforma è in grado di interrompere le trasmissioni illegali delle partite di Serie A TIM entro 30 minuti dalla loro segnalazione. Inoltre, la proficua collaborazione tra Agcom, l’Agenzia per la sicurezza cibernetica, la Lega Serie A e la Fapav mira anche a sensibilizzare gli utenti che utilizzano contenuti piratati sui reali rischi associati. Questi rischi includono la possibilità che i loro dati personali finiscano in mano a operatori illegali, oltre alle sanzioni di natura penale ed economica previste dalla recentemente approvata legge.

Sia la Lega che gli altri componenti della filiera di distribuzione del calcio in TV punteranno sulla sensibilizzazione del pubblico e faranno leva sui rischi che si corrono accedendo ad un servizio pirata.

Come detto da De Siervo, al di là delle sanzioni previste dalla legge, il pericolo più grande per i clienti è rappresentato proprio dalla circolazione incontrollata dei dati personali, che in certi casi potrebbero finire in mano a qualsiasi soggetto senza che l’utente possa far valere più alcun diritto su di essi.

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