Sparkle accordo Marina Militare

Sparkle: intesa con la Marina Militare per la protezione dei cavi fibra sottomarini

Sparkle, operatore internazionale del Gruppo TIM, ha firmato un protocollo d’intesa con la Marina Militare finalizzato a migliorare la protezione delle infrastrutture di telecomunicazioni sottomarine, ovvero i cavi in fibra ottica che passano sul fondo del mare per collegare tra loro diverse aree del mondo.

L’intesa è stata siglata dall’amministratrice delegata di Sparkle, Elisabetta Romano, e dal capo di Stato Maggiore della Marina, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, alla presenza del presidente di Sparkle Alessandro Pansa.

L’accordo prevede la creazione di procedure operative condivise e la possibilità di effettuare attività congiunte per la ricognizione e il monitoraggio dei cavi sottomarini di Sparkle. La Marina Militare italiana si occuperà inoltre di fornire il supporto cartografico per i fondali marini d’interesse, prestando inoltre assistenza in caso di situazioni operative d’emergenza.

Sottolinea l’ammiraglio Credendino:

La Marina Militare è una delle costole fondamentali del cluster marittimo nazionale ed opera quotidianamente a difesa e supporto di esso. Abbiamo le competenze e le professionalità per operare sott’acqua e oggi, grazie anche a Sparkle, inizia un percorso importante che dona la giusta attenzione al mondo subacqueo di un Paese marittimo come l’Italia, al centro del Mediterraneo e con 8.000 chilometri di coste.

Parole a cui si aggiungono quelle di Elisabetta Romano, AD di Sparkle:

Siamo orgogliosi e onorati di questa collaborazione prestigiosa con la Marina Militare che conferma il ruolo strategico delle infrastrutture digitali per lo sviluppo del Paese riconoscendo il contributo significativo di Sparkle.

Secondo i dati diffusi da Sparkle, oltre il 97% del traffico dati generato oggi su Internet viene trasmesso grazie ad una rete di cavi sottomarini. Si tratta di infrastrutture ritenute critiche per la loro importanza e per il settore strategico a cui appartengono, tuttavia sempre più minacciate dalle diverse attività che si svolgono negli abissi marini, un tempo inaccessibili ai più ma al giorno d’oggi alla portata di un numero crescente di soggetti esterni. Ragion per cui diventano fondamentali il loro monitoraggio e la loro protezione.

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