Call center di telemarketing e RPO

Registro delle opposizioni: da oggi anche i numeri mobili al riparo dalle chiamate indesiderate

Parte oggi la nuova “versione” del Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) che includerà anche i numeri mobili e non più soltanto quelli di rete fissa, come avvenuto finora. La novità potrebbe segnare un passaggio importante per la tutela dei diritti tanti cittadini che quotidianamente sono oggetto di chiamate indesiderate sul proprio smartphone da parte degli ormai famosi call center di telemarketing.

Si stima che il Registro delle opposizioni per numeri mobili interesserà circa 80 milioni di utenze, i cui intestatari potranno registrarsi da oggi sul sito ufficiale del servizio in modo da ridurre, se non azzerare, le chiamate indesiderate con cui i vari call center propongono la sottoscrizione di offerte di gas e luce, telefonia e varie altre tipologie di prodotti e servizi, peraltro spesso in modo poco trasparente.

L’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni costringerà le aziende attive nel telemarketing iscritte al ROC, il Registro degli Operatori di Comunicazione, ad eliminare dai loro database le numerazioni per le quali è stata fatta richiesta di non disponibilità al contatto telefonico e far cessare le chiamate entro 15 giorni dalla richiesta d’iscrizione del numero nel Registro, pena il pagamento di multe salate che per gli operatori possono arrivare anche a 20 milioni di euro.

Nonostante le premesse siano decisamente vantaggiose per gli utenti, è proprio il fatto di essere limitato agli iscritti al ROC che potrebbe potenzialmente minare l’efficacia del Registro delle opposizioni. Infatti, se l’iscrizione sarà efficace per il taglio di tutte le chiamate in arrivo dai call center registrati in Italia e che operano nel rispetto delle leggi, lo stesso non potrà dirsi per tutte le aziende che operano dall’estero e che, in quanto ubicate fuori dai confini nazionali, non saranno tenute a rispettare le indicazioni contenute in uno strumento tutto italiano com’è appunto l’RPO.

A questi casi vanno aggiunti inoltre tutti i call center che a prescindere dalla loro ubicazione agiscono già adesso al di fuori delle regole etiche e dalle normative in tema di offerte ingannevoli. Il rischio che questi continuino indisturbati a chiamare gli utenti un po’ a tutte le ore, spesso anche con mezzi automatizzati e senza il minimo rispetto delle regole, è effettivamente alto.

Non sorprende quindi che fra gli stessi addetti ai lavori non manchino quanti sollevano dei dubbi sull’efficacia che l’inclusione dei numeri mobili nel rinnovato Registro delle opposizioni potrà avere nella realtà quotidiana.

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